22 ago 2025

Ritorno dei lamponi in Bulgaria: sfida e opportunità bio

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50 anni fa, nelle condizioni dell’economia di mercato socialista, in Bulgaria veniva riservata particolare attenzione alla coltivazione del lampone, poiché i frutti garantivano tra l’altro anche i tanto necessari introiti in valuta convertibile.

Dopo la svolta politica del 1989, le cooperative statali furono sciolte e ne seguì un andamento altalenante in tutta l’agricoltura, mentre oggi la coltivazione del lampone sta lentamente tornando a guadagnare importanza.

Secondo i dati statistici del Ministero dell’Agricoltura di Sofia, lo scorso anno sono state raccolte complessivamente 5.100 tonnellate di lamponi, di cui 2.300 tonnellate sono state esportate fresche o surgelate.

Nuove aree di coltivazione

Gran parte dei nuovi campi di lamponi nati nell’ultima decade si trova in pianura, poiché lì le superfici coltivabili possono essere più ampie, la lavorazione è più semplice e il lavoro manuale intensivo può spesso essere sostituito da una meccanizzazione adeguata.

Ciò ha portato al progressivo abbandono delle aree tradizionali di coltivazione situate in montagna – come Samokov, Botevgrad, Lovetsch, Teteven e Troyan – a favore di nuovi campi sorti in regioni pianeggianti come Popovo e Loznitsa.

Ritorno alla montagna

A causa delle condizioni meteorologiche estreme, tuttavia, la coltivazione del lampone sta ora lentamente tornando nelle zone montane. Lì le estati sono più fresche e le temperature più basse.

I danni da sole, che si verificano sempre più spesso nelle piantagioni di pianura, sono invece molto rari in montagna e nelle aree pedemontane. Un ulteriore vantaggio dello spostamento della produzione di lamponi in altitudine sono le opportunità di coltivazione biologica.

L’elevata quantità di lavoro manuale richiesta in montagna aumenta infatti il valore dei frutti. Le condizioni di esportazione, soprattutto per i lamponi biologici, sono considerate molto buone.

Sostegno legislativo

Un incentivo aggiuntivo per gli agricoltori è rappresentato da una modifica legislativa in Bulgaria, secondo la quale negli appalti statali per la fornitura alimentare di scuole, ospedali e istituzioni pubbliche, si punta a un contenuto biologico del 2%, che dovrà aumentare di un punto percentuale ogni anno.

Fonte testo e immagine: fruitnet.com


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