I mirtilli stanno vivendo un’epoca d’oro. Apprezzati per il loro profilo nutrizionale e antiossidante, nonché per la praticità di consumo – privi di semi e buccia spessa – questi piccoli frutti sono diventati protagonisti delle abitudini alimentari salutistiche a livello globale.
Un boom che, in pochi decenni, ha trasformato la geografia della produzione ed esportazione, ponendo nuove sfide e opportunità per i Paesi produttori.
Oggi, la corsa al primato nell’export di mirtilli è influenzata da fattori chiave come l’innovazione varietale, la sostenibilità, la capacità di adattamento al cambiamento climatico e l’accesso a nuove tecnologie agricole.
Secondo le previsioni, entro il 2030 la produzione globale supererà i 3 milioni di tonnellate, con un’ulteriore impennata attesa entro il 2050, quando si stima il superamento della soglia dei 5 milioni di tonnellate.
Il presente: i leader attuali
Attualmente, il Perù guida il mercato globale grazie alla sua produzione controstagionale, al clima stabile e agli investimenti nelle tecnologie e nelle varietà più adatte.
Il Cile, pur avendo perso la sua storica leadership, resta un player fondamentale, forte della sua esperienza e del know-how consolidato nel settore.
Gli Stati Uniti, pur concentrandosi soprattutto sul consumo interno, continuano a esportare verso mercati vicini come il Canada.
Il Messico, invece, ha saputo sfruttare la sua vicinanza al mercato americano e un’ampia varietà genetica per affermarsi rapidamente.
In Europa, la Spagna e soprattutto il Marocco si sono imposti come fornitori strategici, mentre la Cina – pur orientata per ora al mercato interno – mostra segnali chiari di espansione verso l’export, sostenuta da infrastrutture agricole sempre più avanzate.
I protagonisti del 2030
Nel 2030, la leadership nell’export di mirtilli sarà influenzata da fattori come la resilienza climatica, le varietà innovative e la penetrazione in mercati emergenti.
Le previsioni indicano i seguenti protagonisti:
Perù: manterrà la sua posizione dominante grazie alla produzione fuori stagione, al clima secco e stabile, e a investimenti in irrigazione, varietà ad alta resa e certificazioni internazionali.
Cina: da primo consumatore mondiale a potenziale leader dell’export, la Cina potrebbe approfittare delle sue capacità logistiche e tecnologiche per espandersi sui mercati globali.
Marocco: la vicinanza all’Europa, i bassi costi produttivi e la capacità di produrre nei mesi strategici lo renderanno un attore chiave.
Sudafrica: con climi variegati e infrastrutture portuali sviluppate, potrà rafforzare la sua presenza soprattutto nei mercati europei e asiatici.
Messico: la prossimità con gli Stati Uniti e la continua crescita dei consumi in Nord America ne garantiranno un ruolo di primo piano.
Il 2050: scenari futuri
Guardando al 2050, lo scenario sarà influenzato in modo decisivo da cambiamenti climatici, automazione agricola, sostenibilità e disponibilità di risorse idriche.
Ecco i Paesi che potrebbero dominare il mercato:
Canada: beneficiando del riscaldamento globale, potrebbe espandere le sue aree coltivabili verso nord, facendo leva su serre tecnologiche e ampie risorse.
Cina: con politiche governative di supporto e una filiera tecnologica evoluta, potrebbe consolidare la propria posizione come maggiore esportatore mondiale.
Brasile: vastità territoriale e climi diversificati, uniti all’adozione di tecnologie avanzate, potrebbero renderlo protagonista nei mercati di Europa, Asia e America Latina.
Africa sub-sahariana: paesi come Kenya e Zambia, se sapranno superare le sfide logistiche e infrastrutturali, potranno emergere come nuovi poli produttivi, trainati da una generazione giovane e innovativa.
Uno sguardo al futuro
La mappa dell’export globale di mirtilli è destinata a cambiare radicalmente nei prossimi 25 anni.
Chi saprà investire in genetica, resilienza, sostenibilità e tecnologie intelligenti, sarà pronto a guidare la nuova era del piccolo frutto blu.
Il prossimo decennio sarà decisivo per comprendere chi saprà cogliere le opportunità offerte da questo mercato in continua evoluzione.