"Oggi possiamo affermare con certezza che il numero di varietà di fragola coltivate in Italia ha raggiunto un livello mai registrato prima" afferma Gianluca Baruzzi (CREA) "e Macfrut 2025 sarà l'occasione per presentare questo ampio panorama, assieme alle ultime novità".
Il ricercatore presenterà infatti nella Berry Area le ultime varietà di fragole disponibili in Italia dai principali breeder, con oltre 10 programmi varietali rappresentati. La mostra puà essere visitata al Padiglione A1 stand 001 dal 6 all'8 maggio: l'inaugurazione avverrà il 6 maggio alle 12:30 alla presenza di Andrea Rocchi (Presidente Crea) e Maria Chiara Zaganelli (Direttore Generale Crea).
Panorama varietale italiano
Secondo l’ultima rilevazione del CSO, sono oltre 30 le varietà coltivate lungo tutta la Penisola, da Nord a Sud. Un dato che, con ogni probabilità, sottostima la reale varietà presente, poiché non tiene conto delle coltivazioni su superfici più ridotte, spesso escluse dalle rilevazioni statistiche.
A conferma di questa ricchezza varietale, i centri di pre-moltiplicazione destinati alla produzione di piante madri certificate (QVI) contano ben 71 varietà conservate (fonte: CAV).
Un ulteriore indicatore della vivacità del settore arriva dall’Ufficio comunitario delle varietà vegetali (CPVO). Dal database ufficiale risulta che, tra il 2020 e il 2024, sono state presentate oltre 200 domande di privativa comunitaria per nuove varietà di fragola.
Espansione del breeding
Un dato che testimonia l’intensa attività di miglioramento genetico in corso, portata avanti sia da enti pubblici che, in misura crescente, da soggetti privati. In particolare, i programmi di breeding di origine privata stanno vivendo una fase di forte espansione.
Gli obiettivi dei progetti di miglioramento genetico sono molteplici. Per quanto riguarda le varietà unifere, emerge una distinzione tra quelle sviluppate per ambienti a basso fabbisogno in freddo, tipici del Sud Italia, e quelle selezionate per ambienti con fabbisogno medio-alto in freddo, adatti al Nord e alle aree continentali.
Cresce anche l’interesse verso il materiale rifiorente a giorno neutro, capace di rifiorire indipendentemente dalla fotoperiodicità e quindi adattabile a condizioni climatiche diverse, dal Meridione al Settentrione.
Adattabilità e priorità
La straordinaria variabilità genetica della fragola, derivata dall’incrocio tra due specie selvatiche di origine diversa, consente alla coltura di adattarsi a una vasta gamma di condizioni ambientali.
È per questo che i programmi di selezione puntano a ottenere varietà perfettamente calibrate sull’ambiente in cui avviene il miglioramento genetico. Tuttavia, lo stesso genotipo può mostrare comportamenti molto diversi in funzione del contesto pedoclimatico.
Nonostante la diversificazione degli obiettivi, i programmi di breeding condividono alcune priorità trasversali: la precocità di maturazione, il miglioramento della qualità del frutto sia sotto il profilo sensoriale che nutraceutico, e l’incremento della rusticità delle piante.
Quest’ultimo aspetto è sempre più strategico, soprattutto alla luce delle restrizioni imposte alle fumigazioni del suolo.
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Berry AreaQuesto articolo fa parte della rubrica dedicata al nostro nuovo progetto di comunicazione in collaborazione con Macfrut 2025. Questa rubrica è di supporto all'evento del 6-8 maggio 2025 (Rimini Expo Centre), dove la Berry Area si pone come punto di riferimento per tutti coloro che cercano soluzioni innovative per la coltivazione e la commercializzazione di fragole e piccoli frutti. 👉 Scopri di più a questo link |